IZZY AND THE CATASTROPHICS
“Se Izzy and the Catastrophics fosse stata la band sul Titanic, avrebbe di certo ridotto quell'iceberg in cubetti di ghiaccio da servire alla festa sul ponte della nave.” Brian Baker, CityBeat Cincinnati, OHIO
Nell’anno di grazia 2008, negli Stati uniti d’America scoppia una bomba la cui forza d’urto è ben lontana dall’esaurirsi, quella bomba si chiama IZZY AND THE CATASTROPHICS, un concentrato dinamitardo di rock’n’roll, swing, rockabilly, surf e bebop, tecnica sopraffina ed irresistibile (auto)ironia, pronto ad esplodere, ancora una volta, sempre più forte, sopra e sotto palchi dell’italica penisola!
D’altra parte quando Mr. Izzy Zaidman si piazza alla testa dei catastrofici e da fuoco alle polveri l’idea è chiara ed inequivocabile; fare il botto più grosso, rumoroso e deflagrante, in altre parole, senza mezze misure o falsa modestia, mettere in piedi la più micidiale e perfetta macchina da rock’n’roll di sempre.
E quando a porsi un’obiettivo tanto ambizioso è uno che canta, suona la chitarra e domina le folle con il talento, il carisma, la classe e l’energia di questo irresistibile e folle genietto di stanza a New York dallo sguardo spiritato, il ciuffo ribelle e la toppa degli Slayer dietro la giacca, viene davvero voglia di credergli.
Di certo gli hanno creduto migliaia di fans sparsi in ogni angolo del globo e che accorrono entusiasti ad ogni sua esibizione, tutti i gruppi con cui ha condiviso il palco in tournee in America ed Europa da 250 date all’anno, i critici che fanno a gara a chi trova le parole più altisonanti per esaltarne le doti, quella vecchia volpe di Wayne “The Train” Hancock che per anni lo ha voluto al suo fianco e soprattutto i suoi compagni d’avventura, i favolosi Catastrophics, gente che non scherza e che per non far sfigurare il proprio band leader farebbe qualsiasi cosa.
Fare brutta figura con alle spalle musicisti di questo calibro, d’altra parte, è un’eventualità decisamente remota; Izzy sa cosa vuole sa come ottenerlo e per raggiungere i suoi scopi mette in piedi una vera e propria all stars band, un dream team del rock’n’roll, una squadra di specialisti che difficilmente si vedono in azione assieme sullo stesso palco…e allora giù le carte e fuori i nomi!
Batte il contrabbasso come solo lui sa fare il signor Djordje Stijepovic, sangue serbo nelle vene e domicilio a Los Angeles, dove con Slim Jim Phantom degli STRAY CATS e Lemmy dei MOTORHEAD fonda gli HEAD CATS e si guadagna la fama di più intenso e potente contrabassista slap del pianeta terra, sostenuto alla batteria dal virtuoso Gasper Bertoncelj, dalla Slovenia a New York solo andata, con una laurea in jazz ed il rockabilly nel cuore.
Ai fiati giganteggiano Chap Sowash l’americano ed Emilano Vernizzi l’italiano.
Il primo è stato prelevato di peso dalla musica in levare, ha collaborato con gruppi del giro ska-reagge statunitense del livello di AGGROLITES, SLACKERS, TOASTERS e WESTBOUND TRAIN e suona il trombone come se non ci fosse un domani, il secondo vince il contest di Umbria jazz 2013, collabora con artisti internazionali e della televisone e fa urlare il sax come pochi.
Assieme fanno letteralmente paura.
La bomba è stata sganciata, l’ordigno è innescato, la miccia si stà consumando veloce ed implacabile, non avete scampo e quindi tanto vale; arrendetevi, rilassatevi e godetevi lo show!